TAVOLE RADIONICHE TORSIONALI |
I campi
torsionali sono
la base dell'azione a distanza
TAVOLE RADIONICHE TORSIONALI
Le
caratteristiche dei campi torsionali
Nel 1913 il fisico francese Eli Cartan dimostrò per
primo che il flusso di spazio e tempo possedeva in se stesso
anche un movimento di rotazione o spiraleforme conosciuto
come “torsione”.
La teoria di Cartan però, non venne presa troppo sul serio,
poiché venne fuori prima dell’epoca della fisica
quantistica, durante un periodo in cui si credeva che
particelle elementari come gli elettroni rotassero o
girassero intorno al nucleo.
Nel 1993 il fisico russo Gennadij Shipov aveva provato
teoricamente le idee di Cartan, nel libro “La teoria del
vacuum fisico”.
Se i campi gravitazionali sono generati dalla massa, e i
campi elettromagnetici dalla carica, i campi torsionali sono
formati dallo spin. In meccanica quantistica lo spin (“giro
vorticoso”, in inglese) è una grandezza, o numero quantico,
associata alle particelle, che concorre a definire lo stato
quantico.
La teoria dei campi torsionali possiede alcune qualità che
differiscono radicalmente dai dogmi della scienza odierna.
Per esempio:
Sia l'energia sia l'impulso del campo torsionale sono pari
allo zero;
Il campo torsionale trasmette l'informazione senza smuovere
l'energia;
L'intensità dei campi torsionali non dipende dalla distanza
dalla fonte del campo;
I campi torsionali sono presenti in tutti gli ambienti
naturali e non possono essere schermati;
Le onde torsionali viaggiano alla velocità che supera non
meno di 10*0 volta quella della Luce.
Il vacuum fisico si comporta, rispetto alle onde torsionali,
secondo le leggi dell’ologramma. Quando un oggetto viene
fotografato, la foto emulsione evidenzia sia il flusso
elettromagnetico dell’oggetto sia l’irradiazione torsionale
che cambia l’orientamento “spin” degli atomi dell’emulsione.
Questo fenomeno permette di sviluppare le tecnologie della
ricerca dei giacimenti non solo sulla Terra ma anche sui
corpi extraterrestri.
E, dato che i campi torsionali esistono anche senza gli
oggetti che li avevano generato, si apre la possibilità di
condurre delle ricerche retrospettive, nel passato di questi
oggetti.
|