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PROGETTO DEL TRONO DI HORUS

anno di costruzione 2013
 

 


In natura il rapporto aureo è riscontrabile in molte dimensioni del corpo umano. Se molti-plichiamo per 1,618 la distanza che in una persona adulta e proporzionata, va dai piedi all’ombelico, otteniamo la sua statura. Così la distanza dal gomito alla mano (con le dita tese), moltiplicata per 1,618, dà la lunghezza totale del braccio. La distanza che va dal ginocchio all’anca, moltiplicata per il numero d’oro, dà la lunghezza della gamba, dall’anca al malleolo. Anche nella mano i rapporti tra le falangi delle dita medio e anulare sono aurei, così il volto umano è tutto scomponibile in una griglia i cui rettangoli hanno i lati in rapporto aureo.
Il moto ciclico rivoluzionario dei pianeti del nostro Sistema Solare, rispetta questo princi-pio. Il Suono, gli Elementi Chimici e tutti ciò che è connesso con i massimi sistemi, rispet-tano questa legge. Ecco perché nella costruzione del trono ho rispettato rigidamente il principio della Proporzione Aurea, poiché rende accessibile all’essere umano la loro riso-nanza vibratoria, e la loro interazione risonante con la struttura della Piramide.


LA GEOMETRIA EGIZIA


Cilindro in rame contenente polveri di quarzo e tre magneti sferici all’altezza dei chakra.
Ologramma in lucido trasparente su lastra di argento con specifica tavola radio-nica e tre magneti circolari posizionati per i chakra posteriori.
Magneti
Cilindro in rame contenente polveri di minerali , quarzi e magneti.
Frequenza colore Rosso
Cilindro in rame contenente polveri di minerali , quarzi e magneti.
Frequenza colore: tutti meno il nero.
Questi cilindri non sono fissati in quanto si possono usare anche come bacchetta o scettro di potere
Catalizzatore quantico
Con trasmutatore e scaricatore a terra di energie congeste
Orgone Generatore orgonico con stabilizzatore di emissioni ioniz-zanti in prossimità del trono

 

 

 

 

   

Radionica: la legge in Italia e all’estero
Attualmente, la radionica non è riconosciuta a livello "ufficiale". Le tecniche su cui si fonda si basano a loro volta su principi scientificamente non riconosciuti. Gli operatori radionici non possono trattare soggetti senza il loro consenso, e neppure fare diagnosi o prescrivere rimedi seppur “dolci”. La radionica non può in alcun modo sostituirsi al medico o interferire con le eventuali cure prescritte. È importante sottolineare che la radionica, quando tratta patologie o organi, intende la loro controparte eterica e mai la patologia o l’organo vero e proprio.

 
 

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