Nel
1964
don Borello fu designato direttore della
Colonia albese elioterapica di
Varazze e qui ha creato il suo
straordinario laboratorio. E da
Varazze, il 6 luglio 1995, diede l'annuncio
della conclusione degli studi relativi alla
"cronovisione". La notizia fece il giro dei
media in tutto il mondo. Fu lo stesso don
Borello a coniare la parola-scoperta
"cronovisione". Ovvero la possibilità, con
adeguata strumentazione, di poter vedere ed ascoltare ciò
che le particelle di materia inanimate hanno immagazzinnato,
memorizzato, cosi come succede per i neuroni del nostro
cervello. Di fatto, dalla formazione della materia,
all'origine della vita, alla base fisica del pensiero.
Perchè, subito dopo la morte, è calata una cortina
impenetrabile di silenzio sull'operato del prete-scienziato?
Chi ha imposto il "top secret" e "sigillato" documenti,
laboratorio, materiale, il frutto di una vita di studi e
ricerche? Chi ha interesse e per quale ragione, a coprire
con una pietra tombale la figura, l'opera di don Luigi
Borello? Per quale fine (inconfessabile)?
A cura di Gianni Gigliotti |