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PROGETTO: Rodolfo Maschio L'idea per rilevare le onde del passato si basa su questo: Siccome le onde hanno una forma sferica e sinusoidale allo stesso tempo, avranno dei tempi di impatto diversi se noi le analizziamo sul piano z-y, si vedrà un cerchio concentrico che si espande secondo una certa frequenza. Per comprendere meglio, immaginiamo come si vedrebbe un dirigibile in un mondo a due dimensioni, non vedremo la forma a tre volumi, vedremo solamente dei cerchi, che variano il loro diametro fino a quando l'intero dirigibile non avrà attraversato completamente il piano di osservazione, qualcosa di simile ad una radiografia TAC. Il centro dei cerchi concentrici è l'origine dell'evento e delle onde. Le onde si espandono perdendo energia e cambiando frequenza tanto da non essere visibili ad occhio nudo. Per comprendere meglio faccio un esempio con le onde sonore. Immaginiamo di far cadere un bicchiere per terra, noi sentiremo il rumore per un breve periodo e poi più niente. In realtà noi non sentiamo più il rumore del bicchiere che si rompe perchè le sue onde sonore hanno cambiato frequenza, tendendo a zero, ma non arrivandoci mai, ecco perchè si deve trovare un rilevatore per frequenze ad onde quasi piatte. I rilevatori dell'onda, dovranno essere perpendicolari tra loro, ci sarà poi un programma che scansionando i sensori, rileveranno la frequenza dell'evento e sincronizzeranno l'immagine Il concetto su cui ragionare è questo: Una volta trovato il piano su cui agisce l'onda sinusoidale, bisogna trovare la sua lunghezza d'onda, essendo sconosciuta molto lunga. Per fare questo, io immagino due sensori ortogonali fra loro e perpendicolari al piano su cui agisce l'onda, si dovrà quindi analizzare gli impulsi che coincidono quantisticamente come caratteristiche e, tramite un potenziometro, scansionare i punti posti ad un "delta T" positivo per trovare la lunghezza d'onda. A questo proposito desidero raccontare un aneddoto. Molto tempo fa un vecchio pilota, istruttore di volo, stava volando su un vecchio aereo con un cadetto dell'aereonautica, ad un certo punto l'istruttore chiese al cadetto di fare una deviazione della rotta di 1 Grado, Il cadetto sorridendo, rispose che gli strumenti di bordo non permettevano di fare una deviazione così piccola. A quel punto l'istruttore disse " Allora fai una deviazione a destra di 10 Gradi, a questa richiesta il cadetto disse: " Questa si che è una deviazione possibile", dopo che il cadetto gli comunicò la nuova rotta, il vecchio istruttore disse: "Adesso fai una deviazione a Sinistra di 9 Gradi". Il cadetto capì ed eseguì in silenzio. Questo per dire che non esistono cose infinitamente piccole o lunghezze d'onda estremamente lunghe che non possono essere rilevate. Molto tempo fa, quando a scuola si studiava il cerchio trigonometrico, comprendevo le funzioni più semplici come la funzione seno e la funzione coseno. Le altre funzioni le intuivo ma non riuscivo a comprendere bene il loro utilizzo. Oggi "La rete Internet" permette di guardare delle lezioni di trigonometria con alcuni professori che sono, secondo me, veramente eccezionali. Ed è proprio guardando una lezione sulla Cotangente , sull' identità di Eulero, sui numeri immaginari , ed il numero "e" che ho capito come sia possibile rilevare delle lunghezze d'onda che si avvicinano ad infinito. Ora immaginiamo di essere riusciti a far coincidere la sinusoide dell'onda sul piano x-z, l'onda avrà quindi degli "impatti" consecutivi, segnati coi numeri 1-2-3-4-5 sull'asse Z. Uno dei problemi per visionare le immagini del passato è proprio trovare un modo per vedere la nuova frequenza. Uno potrebbe essere quello indicato in figura. Lo specchio o la superficie del diamante, è piatto, la prima lente concentra le immagini su una sfera, una seconda lente amplificherà le immagini, che saranno rilevate da un altro strumento. Nella immagine superiore viene evidenziato un aspetto delle polarizzazioni dell'onda. Occorrerà infatti trovare anche la linea più o meno inclinata che racchiude la sequenza dell'onda. Nota: Le onde sferiche si possono perfettamente rilevare posizionando i rilevatori perpendicolari fra loro. Verrà così rilevata sia l'onda con propagazione orizzontale che quella con propagazione verticale. L'analisi degli "Impatti" sul sensore (variando la frequenza delle scansioni) e comparando le due onde si avrà la sincronizzazione e la focalizzazione delle immagini. Arriviamo ora ad una cosa conosciuta da fisici, ma poco conosciuta da molti, il "Raggio Molecolare". Mi ha sempre incuriosito questo dispositivo, fin dalla prima volta che l'ho visto, ed ho pensato se non sia possibile utilizzarlo per rilevare quelle onde che stiamo cercando. Nell'esempio è raffigurato un raggio lineare ma sappiamo, dalla geometria, che una linea retta è anche una circonferenza con raggio infinito. Siccome noi stiamo cercando onde che hanno lunghezza d'onda quasi infinita, penso si possa usare questo metodo, adeguatamente modificato, per rilevare le onde cercate. Basterà infatti inserire un terzo disco, con fenditura variabile rispetto al centro, per trovare qualsiasi tipo di onda.
Il disegno soprastante chiarisce il concetto del disco variabile e di come sia possibile ricercare una singola onda. Il cronovisore, si sta lentamente materializzando. PROGETTO: Don Luigi Borello
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